Ero appena nebbia
E trascinavo fumo.
Poi cadde in me luce
bianchissima. Buona.
Capivo la pace,
finalmente.
Ma il Mare vasto
così piatto, troppo,
ebbe un sussulto.
E venne il buio.
Disegnò confini
che parlavano di bene
e di male. Di opportuno,
di innaturale.
La luce si fece pallida
mentre il buio
si sciolse in cammino.
Di nuovo trascinavo fumo,
ma denso e cattivo.
Fermò il mio viaggio
un soffio caldo sulla pelle.
Era il ricordo bianco
di una pace sfiorata.
Mi voltai e la cercai
nelle tenebre.
Sono ancora fermo nel buio,
ma i miei occhi fissano
una piccola luce lontana.
E sperano.
martedì 31 luglio 2007
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