colano instabili sulla tua pelle.
Nel pozzo nero
di profondo dolore
ecco un bacio.
Zitto. Non parlare.
No.
Non dire, la parola che lì
ristagna.
Quel buio che diventa confine
e precipizio.
E quanta gioia
nel camminare assieme
piano
lungo il bordo sottile.
Volare o restare?
Ho paura.
Ma quelle lacrime...
quel loro calore...
E' pazzia. E' salvezza.
E' amore?
Un filo leggerissimo come tela di ragno
che ondeggia e ondeggia
e mai si spezza.
C'è il vento che spolvera le onde del mare.
Fredde. Ma tu dormi, ora.
Beato.
Dentro un sogno di spazio infinito denso di alcool
e confuso come nebbia.
Ma poi hai scelto.
Me.

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